Educazione mestruale nel passato: il cortometraggio Disney del 1946 sulle mestruazioni, tra informazioni corrette e stereotipi sessisti

Come sappiamo, nel passato parlare di mestruazioni era spesso e volentieri un tabù (talvolta, anzi, troppo spesso, lo è ancora oggi!), per questo incuriosisce che uno dei primi video educativi riguardo al ciclo mestruale sia nato nel 1946 negli studi di Walt Disney.

Sì, gli stessi studi che hanno realizzato alcuni dei classici più indimenticabili della nostra infanzia (e che non prendevano neanche in considerazione di assumere le donne per certe posizioni lavorative) a metà degli anni 40 hanno diffuso “The Story of Menstruation”, un cortometraggio di 10 minuti che venne proiettato nelle scuole statunitensi fino agli anni ‘60.

In realtà il video è una coproduzione Disney-Kotex: Kotex era, ed è, un marchio di assorbenti e prodotti per l’igiene femminile, ed è stata di questa azienda l’idea di commissionare questo video alla Disney che comunque, in quegli anni, cercava di diversificare i suoi contenuti producendo anche video educativi e non solo lungometraggi di intrattenimento.

La Disney chiese al dottor Mason Hohn, ginecologo, di partecipare alla realizzazione del video non solo per assicurarsi che le informazioni in esso contenute fossero scientificamente rigorose ma anche perché la collaborazione di un medico avrebbe reso infermiere scolastiche e professoresse meno restie a sottoporre il video alle studentesse.

Il video dura una decina di minuti: poco tempo ma abbastanza per raccontare una serie di informazioni scientifiche sorprendentemente aggiornate se pensiamo all’epoca in cui è stato prodotto, per smontare alcuni falsi miti sulle mestruazioni (ancora oggi popolari) da cui le ragazze venivano già messe in guardia e – ovviamente, vista l’epoca – anche per portare alla luce diversi concetti sessisti.

Andiamo ad analizzare insieme il video!

Informazioni scientifiche accurate sul ciclo mestruale

Il video è ricco di informazioni scientifiche molto accurate, valide ancora oggi; nel cortometraggio, concretamente, si spiega (più o meno nel dettaglio):

  • la funzione degli ormoni prodotti dall’ipofisi
  • come gli ormoni responsabili della mestruazione arrivino alle ovaie passando dal flusso sanguigno
  • l’arrivo del menarca
  • il funzionamento delle ovaie, degli ovuli e delle tube di Falloppio
  • l’esistenza dell’utero e di un rivestimento (l’endometrio) che servirà per nutrire un eventuale ovulo fecondato
  • cosa succede al rivestimento dell’utero se non accoglie l’ovulo fecondato
  • durata e regolarità del ciclo mestruale
  • come il ciclo mestruale sia influenzato dallo stile di vita
  • l’importanza di igiene, dieta, regolarità intestinale, sonno ed esercizio fisico per il benessere generale e quello del ciclo mestruale
  • normalizzazione del ciclo mestruale come un processo naturale e fisiologico

Spiegazione di falsi miti sulle mestruazioni

Nel video viene spiegato come sia assolutamente falso che durante il ciclo mestruale sia sconsigliato farsi la doccia: sottolinea invece l’importanza di una buona igiene personale soprattutto durante le mestruazioni poiché le ghiandola sudoripare lavorano più del solito.

Come raccomandazione viene detto, giustamente, di evitare bagni troppo freddi o troppo caldi: può sembrarci un consiglio scontato, ma ancora oggi alcune donne credono erroneamente di non doversi lavare affatto durante il ciclo mestruale (attenzione, anche lavarsi “troppo” è un errore).

Si passa poi a parlare dell’esercizio fisico definendo “nonsense” (un’assurdità) “the old taboo against exercise” (il vecchio tabù riguardo l’esercizio fisico).

Parlare di “vecchio tabù” già negli anni 40 ci fa capire quanto sia radicata nel tempo l’idea che lo sport e l’esercizio fisico sia dannoso durante le mestruazioni: nel video invece il movimento è consigliato durante i giorni della fase mestruale, ovviamente usando il buon senso e senza esagerare (e ne abbiamo parlato anche noi nel nostro approfondimento sui vantaggi dello sport nella fase mestruale).

Informazioni importanti che non vengono dette

Sebbene il video possa essere considerato quasi “audace” perché la parola vagina (estremamente tabù in quegli anni) viene pronunciata per ben due volte, ci sono delle importanti informazioni che vengono omesse per questione di pudore.

Ad esempio, in nessun momento si parla di rapporti sessuali: quando si spiega che il rivestimento dell’utero (l’endometrio) servirà per nutrire un eventuale ovulo fecondato, non ci è dato di sapere come può essere fecondato l’ovulo.

Non si parla mai di gravidanza: l’unico accenno a riguardo è la frase “Quando un ovulo è fecondato – e questo accade quando una donna aspetta un bambino – l’ovulo rimarrà nell’utero”; appunto, non viene spiegato in che modo l’ovulo può essere fecondato, nè come una donna possa trovarsi nella situazione di aspettare un bambino.

Quando, invece, si parla di cosa accade quando un ovulo non viene fecondato, il video spiega che il rivestimento dell’utero si sfalda ed esce dal corpo: come? Dove? In che modo? Anche qui, si è preferito sorvolare.

La parola sangue, poi, non viene mai pronunciata e anche nelle immagini, lo sfaldamento dell’endometrio e la sua fuoriuscita dal canale vaginale sono rappresentati da una sostanza bianca che scorre verso il basso (e poi sparisce): non troppo lontano dalle attuali pubblicità degli assorbenti secondo le quali il sangue mestruale è azzurro.

Concetti e consigli sessisti

Se da una parte nel video c’è un rigore scientifico di alcune informazioni che non hanno nulla da invidiare ai contenuti informativi attuali, dall’altra ci sono una serie di concetti figli dell’epoca in cui il video è stato realizzato:

  • quando si parla di “daily routine” delle donne vediamo la protagonista del video felicemente intenta a fare le faccende domestiche (che altro se no?)
  • parlando dei possibili disturbi provocati dal ciclo ci si raccomanda che questi non ci abbattano perché “non importa come ci sentiamo, dobbiamo comunque convivere con le altre persone”, come se sentirsi male fisicamente o moralmente durante i giorni delle mestruazioni fosse qualcosa che potrebbe dare fastidio agli altri e che quindi dobbiamo evitare
  • ci viene detto che “quando smetteremo di piangerci addosso e riusciremo a prendere il ritmo anche in quei giorni sarà per noi più facile continuare a sorridere” (sia mai che una donna non sorrida!) e che, anzi, “ne usciremo con un carattere più temprato
  • infine, una delle ultime raccomandazioni è quella di apparire sempre al meglio, anche in quei giorni, perché prendersi cura del proprio aspetto ci aiuterà a sentirci meglio (il tutto mostrato con la protagonista del video che si trucca)

Very Personally Yours

Quando le studentesse assistevano alla riproduzione del video veniva loro consegnato anche un quadernino dal titolo “Very Personally Yours” (qui la versione in pdf).

In questa brochure venivano ripetuti i concetti del video e illustrati alcuni esercizi di stretching e postura per alleviare i dolori mestruali; veniva inoltre mostrato come indossare gli assorbenti e in più veniva fornito un calendario per segnare l’arrivo del ciclo e tenerne monitorata la lunghezza nel corso del tempo.

In conclusione

Prima di tutto, una precisazione: ricordiamo che questo video fu commissionato dall’azienda Kotex, quindi dietro c’era anche un interesse commerciale.

A quell’epoca non c’erano molte alternative agli assorbenti tradizionali: c’erano i tamponi interni il cui uso però era sconsigliato nelle ragazze di giovane età poiché si pensava (erroneamente) che potessero essere utilizzati solo da coloro che non erano più vergini.

Anche oggi, dobbiamo sempre stare attente alle iniziative lanciate dai marchi di igiene femminile: dobbiamo essere consapevoli dell’obiettivo commerciale, e quindi distinguere le informazioni che ci possono interessare per essere oggettivamente più informate da quelle che vogliono fare leva sulle nostre decisioni d’acquisto.

Tornando al video, mi metto nei panni di una ragazza che non sa assolutamente nulla sul ciclo mestruale: dopo aver visto questo video, avrei comunque moltissime domande da fare! Tutte quelle domande che sono state abilmente aggirate perché risponderle avrebbe significato toccare argomenti troppo tabù per quell’epoca (sesso, sangue, etc.)

Questo video non era ovviamente abbastanza per preparare una ragazza al menarca, ma fu comunque utile per normalizzare il ciclo mestruale, informare sui suoi processi fisiologici e diffondere una serie di buone abitudini riguardo a uno stile di vita salutare.

Il sessismo che ora ci sembra del tutto fuoriluogo (anche se tante dei concetti del video persistono ancora oggi) per le ragazze dell’epoca, nate e cresciute in una cultura fortemente maschilista, era del tutto normale.

Dal 1946 di progressi ne sono stati fatti… Ma la strada per liberarci dai tabù mestruali e dal patriarcato è ancora lunga e piena di ostacoli.

Nevertheless, we persisted 💪

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Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.

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